“La Ballerina ed il Principe“, il nuovo romanzo di Maria Gisella Catuogno e Marta Giordani presentato il 10 agosto 2022 sulla spiaggia di Nisporto (Rio nell’Elba), narra la speciale storia d’amore tra la celebre ballerina di origine elbana Lucia Galli e il Duca d’Aosta, Principe Emanuele Filiberto di Savoia. Ecco come dalla lettura di questo libro si possono leggere i valori della Riserva di Biosfera Isole di Toscana.
Di Tiziano Furgeri
Il romanzo racconta la vita di Lucia Galli nell’intreccio d’amore con il Duca Emanuele Filiberto, ricostruita attraverso le lettere e le cartoline che i due innamorati si scambiarono nel corso della loro vita.
La narrazione si divide in due parti, se vogliamo anche indipendenti l’una dall’altra: il periodo milanese e il periodo elbano che caratterizzano la vita di Lucia Galli, originaria di Rio nell’Elba e trasferitasi poi da bambina a Milano per motivi lavorativi della famiglia.
Il periodo milanese
In città si innamorò della danza e, poichè era molto portata, fu accettata nel corpo di ballo del Teatro alla Scala. Visse così metà della sua vita: totalmente dedicata alla danza, che le diede qualche dispiacere ma soprattutto molte soddisfazioni.
Durante uno spettacolo fu notata da Emanuele Filiberto che ne rimase folgorato e si innamorò di lei a prima vista. Egli iniziò a riempirla di attenzioni ed all’inizio il sentimento non era ricambiato ma frequentando feste di amici in comune si incontrarono altre volte e con il passare del tempo i due giovani si innamorarono perdutamente e passarono intensi momenti felici.
Purtroppo dopo qualche anno la famiglia reale impose al Principe il matrimonio con una nobildonna, Elena d’Orleans. Questo fu un matrimonio puramente di facciata; infatti le regole per la discendenza delle casate imponevano certe unioni ed Emanuele Filiberto giurò amore eterno a Lucia, il suo vero amore.
Da quel momento divennero “amanti” e continuarono a scriversi intense lettere piene di emozioni e a vedersi di tanto in tanto organizzando “convegni d’amore”.
Il periodo elbano
A seguito del ritiro dalle scene della danza, Lucia scelse di ritornare a vivere sull’Isola d’Elba, anche per permettere alla madre anziana di vivere gli ultimi anni di vita nel luogo dove era nata e cresciuta.
Su questo scoglio della Riserva di Biosfera Isole di Toscana la vita trascorreva lenta e felice, senza troppe preoccupazioni perchè sull’isola, anche nella giornata più grigia e ventosa la malinconia ed i cattivi pensieri vengono leniti dal mare.
(foto: Isabella Schezzini)
L’azienda agricola di Nisporto e la Fornace
E’ proprio nella frazione di Nisporto, splendida baia nel Comune di Rio, che decide di iniziare a sviluppare la sua azienda agricola. A quei tempi c’era una piccola comunità e la vita non era certo agevole: nei primi anni del ‘900 non c’era elettricità, non c’era l’acqua corrente ed i trasporti avvenivano a dorso di asini e muli (Somareria dell’Elba).
La ballerina Lucia Galli riuscì tuttavia con amore a creare un’importante realtà produttiva agricola, soprattutto nell’ambito vitivinicolo, producendo del vino che si dice fosse molto buono, tanto da diventare il vino ufficiale della Regia Marina Militare stanziata all’Elba.
Dopo la prima guerra mondiale si dedicò anche alla produzione di calce, riattivando l’antica fornace ancora oggi presente sulla spiaggia. Con il suo amato Duca si videro diverse altre volte e si dice che di tanto in tanto lui la venisse a trovare a Nisporto.
Lucia Galli: portavoce ante litteram dei valori della Riserva di Biosfera Isole di Toscana
Lucia visse a Nisporto fino alla fine dei suoi giorni, sostenuta ed amata dalla piccola comunità che aveva contribuito a sviluppare.
La storia di Lucia Galli narrata nel libro “La ballerina e il Principe” (Persephone edizioni) oltre a raccontare una storia d’amore d’altri tempi basata sulla fiducia reciproca, sulle attese spesso strazianti delle lettere spedite e ricevute via posta, scandita da impegni istituzionali non piacevoli e dal superamento degli ostacoli e delle fasi difficili della vita, si lega inevitabilmente al territorio delle isole di toscana.
Lucia infatti, dopo aver ballato in tutti i più sontuosi teatri del mondo e viaggiato in lungo e in largo, sceglie di ricostruirsi una vita dopo la danza proprio a Nisporto, all’epoca una sperduta località di mare, portando le sue capacità imprenditoriali e di condivisione della ricchezza per lo sviluppo di questa frazione, in armonia con la natura e la comunità locale, portavoce ante litteram dei valori della Riserva di Biosfera delle Isole di Toscana.
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