Un legame con l’Isola di Capraia che va oltre il caso di nascita: è quello di Francesco, classe 1991, che ha deciso di restare nell’isola della Riserva di Biosfera Isole di Toscana creandosi un lavoro nella sua terra, nel suo territorio, e costruire qualcosa con le proprie mani. A guidarlo e indirizzarlo è il padre Stefano (storico panettiere dell’isola), ma non solo.
Quando ho conosciuto Gianna, venuta dalla Puglia per insegnare, ho capito che sarei rimasto. Insieme, abbiamo deciso di rimboccarci le maniche e crearci un futuro.
Francesco e Gianna hanno individuato, insieme a babbo Stefano, la zona della Lavanderia nella ex colonia penale. Lì, dove un tempo i detenuti avevano lavorato sodo per creare terrazzamenti, dove le coltivazioni erano avviate e la zona piena di una vita che adesso si fatica a immaginare – lì, la macchia mediterranea aveva fagocitato ogni traccia umana. I terrazzamenti spuntavano a malapena dagli arbusti e di lavoro da fare ce n’era tanto. Rimboccandosi le maniche, Francesco e la sua famiglia sono riusciti a dare vita all’ Azienda agricola La Mursa. In dialetto capraiese, Mursa significa “Elicriso”, una pianta coriacea: nella zona dei terrazzamenti, adesso rimessi in sesto e mantenuti dal lavoro dell’azienda, è segno di resistenza e solidità. Di radici profonde.
Abbiamo cercato un’attività alternativa al turismo, che desse lavoro tutto l’anno. Il grosso contributo è di mio babbo che ha sempre sognato un vigneto sull’isola, quindi abbiamo dato forma a questo suo sogno.
L’azienda è nata pian piano, metro dopo metro su quei terrazzamenti.
Il primo anno avevamo creato solo un orto, la sfida era ancora un’incognita. Prendendo fiducia, abbiamo poi rimesso a coltura due ettari come vigneto. Siamo partiti con 1.800 ceppi di vite, tre anni fa, e piantiamo una media di 1.500 ceppi all’anno. La produzione dovrebbe partire proprio adesso.
Indirizzati al biologico e alla sostenibilità, a un buon rapporto territorio-produzione, Francesco sospira:
Contiamo due ettari di terreno, ma… il terrazzamento non è certo coltivabile nella sua interezza! Abbiamo filari stretti e lunghi, che si devono adattare alla zona che abbiamo scelto e che stiamo trasformando. Il grande sogno è arrivare fino alla struttura della ex Lavanderia, che dà il nome alla zona, e creare un agriturismo. Ma è un sogno a lungo termine!
Certo è che le radici della Mursa, dell’eliciriso, scavano a fondo, un terrazzamento alla volta. Radici dalle quali cresce sempre più, pian piano, un’isola giovane, pronta a rinascere e a non darsi per vinta.
Per rimanere aggiornato sul progetto e su tutte le iniziative organizzate dalla Riserva di Biosfera Isole di Toscana iscriviti subito alla NEWSLETTER sul sito ufficiale e segui i nostri canali social Facebook, Instagram e YouTube.
Foto: per gentile concessione dei proprietari, dal sito web dell’Azienda Agricola La Mursa


Quando ho conosciuto Gianna, venuta dalla Puglia per insegnare, ho capito che sarei rimasto. Insieme, abbiamo deciso di rimboccarci le maniche e crearci un futuro.