Nella Riserva della Biosfera MAB UNESCO “Isole di Toscana”, l’Isola del Giglio non è solo un paradiso naturalistico, ma una comunità viva e attiva, dove la sostenibilità si traduce in esperienze concrete, partecipazione collettiva e valorizzazione del patrimonio culturale.
L’impegno della Riserva è quello di generare valore per le comunità locali, attraverso la tutela della biodiversità, la promozione di un turismo consapevole e la trasmissione di conoscenze e saperi e in questa isola si mira a promuove una transizione sostenibile basata sull’identità, la tradizione e l’educazione ambientale per un equilibrio nella convivenza tra uomo e natura.
A soli 11 miglia dal promontorio dell’Argentario,– 21 km² di superficie – l’isola è custodita da due sentinelle luminose: il Faro di Punta Fenaio a nord e quello di Capel Rosso a sud. I 28 km di coste alternano scogliere di granito levigato a baie, calette e piccole spiagge sabbiose, mentre l’entroterra, oltre ai vigneti che conservano ancora gli antichi palmenti e i muretti a secco, è attraversato da una fitta rete di sentieri: antiche mulattiere che un tempo i gigliesi percorrevano a piedi o a dorso di mulo per raggiungere i campi. I tre centri abitati – Giglio Porto, Giglio Castello e Giglio Campese – offrono atmosfere uniche: Giglio Castello è uno dei borghi medievali meglio conservati d’Italia, Campese regala una baia sabbiosa con i suggestivi faraglioni con vista su Montecristo, mentre Giglio porto saluta i visitatori con un borgo colorato e accogliente.
L’isola è protagonista di paesaggi spettacolari, amati dai fotografi e apprezzati anche da numerosi VIP, alcuni dei quali affezionati frequentatori.
Tradizioni, sapori e vini localisono parte integrante dell’immagine isolana. La cucina tradizionale, semplice e genuina, si basa su materie prime locali: la pasta con il pesce, il caciucco, la palamita alla gigliese e il celebre panficato, dolce tipico dell’isola. Di rilievo anche la produzione vinicola, con l’Ansonaco (varietà locale dell’Ansonica): un bianco secco, dal colore giallo ambrato, simbolo della viticoltura isolana.
Con una popolazione residente che in inverno non supera i 1.500 abitanti, il Giglio conserva una forte identità locale: molte famiglie vivono sull’isola da generazioni. Se da un lato molti giovani si trasferiscono per studio o lavoro, dall’altro c’è chi torna ogni estate per contribuire all’economia turistica, mantenendo vivo il legame con il territorio.
Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, gestore della Riserva MAB, propone attività estive per tutte le età che vanno oltre la scoperta della bellezza: sono esperienze immersive nei valori della Riserva della Biosfera MAB UNESCO – sostenibilità, partecipazione, tutela del patrimonio e consapevolezza collettiva.
Martedì mattina è dedicato ai più piccoli, con laboratori tematici e passeggiate nel bosco in compagnia delle Guide del Parco. Tra alberi e minerali, si stimola la curiosità scientifica e si educano i futuri custodi dell’ambiente.
Mercoledì sera spazio alle emozioni al tramonto, con tre proposte a rotazione:
- Trekking al Faraglione con sosta bagno alla Cala dei Pozzarelli: un itinerario tra macchia mediterranea e scorci spettacolari.
- Trekking con degustazione al frutteto dello Scopeto: tra storie locali e sapori autentici, un’esperienza agricola e sensoriale.
- Giro in barca con Guida del Parco: navigazione lenta alla scoperta delle cale nascoste, della biodiversità marina e della geologia isolana.
Venerdì mattina, trekking tra storia e natura con bagno finale:
- Da Giglio Castello a Campese, lungo mulattiere, vigneti terrazzati e corsi d’acqua stagionali.
- Verso Cala dell’Arenella, su un sentiero che racconta la vocazione agricola dell’isola, fino a un mare ricco di vita: posidonia, scogli e fauna marina.
Percorsi che invitano a cambiare sguardo, ad adottare comportamenti consapevoli e a comprendere il valore della conservazione ambientale.
La comunità gigliese custodisce una forte coscienza storica e culturale, espressa attraverso il dialetto, le ricette, le tradizioni religiose e il folklore. Eventi come la Festa dei Rioni a maggio, la Sagra del Totano a luglio, la festa di San Lorenzo con l’emozionante Palio Marinaro, e la festa di San Rocco a Campese ad agosto, animano l’estate con energia e partecipazione.
Settembre si chiude con due momenti molto sentiti: la Festa dell’Uva e delle Cantine Aperte a Giglio Castello e la celebrazione di San Mamiliano, tra spiritualità, riti e memoria collettiva.
Un territorio che invita a vivere meglio in un’esperienza armoniosa e rispettosa dei ritmi naturali che propone una natura “da sentire” e abitare, che enfatizza la continuità tra passato rurale e presente sostenibile e preserva con forza la memoria e la ritualità.
Foto Roberto Ridi per il PNAT




